Safety
first
Marco Sportelli
|
|
Se dite in giro, senza malizia, "pesco a mosca" venite subito classificato nello stereotipo del pescatore. Nell'immaginario collettivo la figura del pescatore è vista come colui che con sgabello e cestino della merenda si siede all'ombra di un pioppo ad osservare un bel galleggiante bianco e rosso. E se proprio i vostri interlocutori sono in vena di chiacchiere e con la voglia di compiacervi vi si appellano dicendo <deve essere proprio bello starsene in pace a riposarsi in riva al fiume>. Seduto a riposarmi? L'ultima volta che mi sono seduto mentre pescavo ero piuttosto bagnato e parecchio dolorante. Non ci ho più provato. Non tutte le buone acque da pesca a mosca sono a due passi dalla città e pochi di noi sono liberi dalle faccende del mondo, così il nostro tempo sul fiume è sempre poco, vola via. Le migliori poi, di solito, oltre ad essere lontane sono pure piuttosto care e così noi facciamo del nostro meglio per ammortizzare l'investimento affannandoci per sfruttare al massimo queste ore… …ma i pesci che insidiamo con la mosca vivono in posti meravigliosi, il mondo del pescatore a mosca non finisce sulla riva del fiume. Prendetevi più frequente una pausa per gustarvi il profumo di fiori selvatici, osservare un volo d'anatra, controllare il lavoro di un merlo acquaiolo, ma facendo questo state bene attenti a dove mettete i piedi: è un attimo mettere il culo a mollo. E finché tutto finisce con i pantaloni bagnati, poco male, ma troppo spesso, tentati da una postazione di pesca allettante o costretti ad un guado difficile per non dover smettere di pescare, rischiamo anche qualcosa di più. La passione spesso ci ottenebra la mente, ma la pesca a mosca è troppo bella, non fate nulla che possa in futuro impedire di soddisfarla nuovamente. A seguito alcuni consigli e considerazioni, raccolti qua e là per minimizzare i rischi in acqua. Scelta degli stivali: utilizzare stivali alla coscia già potrebbe essere un buon palliativo. Ci si limita in partenza. Personalmente però me ne servo il meno possibile perché mi accorgo che hanno un bordo superiore solo quando l'acqua lo supera. L’altro svantaggio che riscontro negli stivali alla coscia è che mi limitano l'ingresso in acqua al punto in cui dovrei attualmente migliorare la mia tecnica di lancio. Se, come me, optate per i wader sceglieteli aderenti, compatibilmente con la libertà di movimento e con scarponi separati. Usate sempre una cintura serrata sui fianchi perché: - Se cadete a mollo l'acqua penetrerà difficilmente fino ai pantaloni. - Se finite in acqua alta l’aria intrappolata nella parte bassa vi aiuta a galleggiare. - Mantiene la parte superiore dei wader aderente, evitando così che siano d’intralcio all’azione di pesca. - Indossata all'altezza dei fianchi trasferisce parte del peso dei medesimi dalle spalle alle gambe. Se invece la portate alla vita il peso viene scaricato tutto sulla schiena. Gli scarponi separati sono preferibili agli stivali interi in quanto più stabili sul piede, tutelano la caviglia, forniscono una miglior presa sui sassi e quando si rovinano si buttano solo loro. Di contro sono più pesanti e scomodi da infilare. I più utilizzati sono col fondo di feltro ed i chiodi, danno una buona presa in acqua ma scivolosissimi su erba o fango. Devono essere alti, non assorbire acqua e possibilmente con i laccetti rapidi, per accorciare quell'agonizzante processo che può così velocemente dissipare ogni rimanente illusione della propria immortalità. Come muoversi. Quando attraversate veloci correnti non superate i vostri limiti. Il vostro centro di gravità è posizionato al vostro cavallo; attraversare con l'acqua alla cintola può essere molto pericoloso perché potete essere facilmente trascinati via dalla corrente. In correnti veloci e profonde utilizzate un bastone da wading per un maggior supporto. Mantenete il bastone nel vostro lato a monte in modo che la stessa corrente vi aiuti a mantenerlo piantato sul fondo. Se lo tenete a valle la corrente lo può sollevare dal fondo e farvi perdere l'equilibrio. Quando attraversate una corrente impetuosa prendete una direzione leggermente a scendere. Questa direzione è più agevole di quella diritta o leggermente a salire dove dovreste lottare anche contro corrente. Attraversate con un lento movimento dei piedi. Assicuratevi che ogni piede sia saldo sul fondo prima di muovere l'altro. Mantenete il vostro corpo parallelamente alla corrente in modo da esporre meno superficie possibile alla corrente. Quando entrate in acqua per avvicinarvi alla posizione di lancio, muovetevi lentamente ed appoggiate i piedi con attenzione, cercate di sorprendere la preda piuttosto che semplicemente entrare in acqua. Guadare senza attenzione non solo è pericoloso ma spaventa facilmente il pesce. E non fate troppo conto sull’esperienza. L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile: prima ti fa l'esame, e poi ti spiega la lezione!
|