Sempre più a fondo

Sportelli Marco

 

Da qualche anno stiamo assistendo ad un sempre maggiore interesse verso la pesca a ninfa.               Si è cominciato con piccole ninfette, al massimo appesantite con qualche giro di filo di rame; il rame ben presto è stato sostituito dal piombo che avendo però l’inconveniente d’essere antiestetico e poco imitativo, andava usato con parsimonia e poi ricoperto da altri materiali.         Una svolta decisa versa la conquista delle profondità è stata data dalle bead-head: era ora possibile concentrare molto peso in poco spazio con qualcosa che avesse una sua valenza imitativa. I fabbricanti si sono sbizzarriti sia su diametri e colori, sia nei pesi, arrivando a mettere in commercio perfino quelle in tungsteno. E come se non bastasse qualcuno ha pensato, che se erano troppo grosse per l’amo si potevano sempre mettere fuori, propinandoci il Polifemo, Casella di testo:

Un amico, gran pescatore a ninfa, mi ha svelato di aver ideato l’arma finale . E’ una ninfa con sferetta metallica, compatta e di peso esagerato che ha denominato U Depleted Ninph.      “Ma in pesca funziona?”

“In acqua fa una strage,” mi ha risposto “non so se è per la gran capacità di tenere il fondo, datagli dal peso, a da quella leggera fluorescenza che emette la testina in Uranio Impoverito, ma i pesci non resistono.”

Forza! Ora che non ci si può più fare neppure le munizioni, qualcuno lo dovrà pur usare!!!