Pesca Astro-logica

Marco Sportelli

 

 

Sono nato il Diciotto Febbraio, sotto il segno dell’Acquario. Oggi è il mio compleanno. Quale miglior regalo di un’uscita di pesca? Carico l’attrezzatura in macchina e mi fermo al Bar per un caffè. Sfoglio distrattamente un giornale già aperto e mi soffermo sulla pagina dell’oroscopo.

ACQUARIO: ….       

Leggo l’oroscopo solo perché non ci credo. Il fascino della vita è il mistero, la capacità di stupirmi. Conoscere il futuro mi metterebbe angoscia o mi riempirebbe di noia. Già mi terrorizzano le previsioni scientifiche: fino agli anni 70’ guardavamo avanti con speranze che poi si sono rivelate solo utopie. Ora, tra inquinamento, buco nell’ozono, effetto serra, innalzamento degli oceani… siamo ridotti a sperare in qualche errore di calcolo degli scienziati sulla data di estinzione del genere umano sulla terra.     Da sempre l’uomo ha cercato di legare l’imprevedibile svolgersi degli eventi a qualcosa di tangibile, costante, che potesse essere misurato e previsto. Il ciclo del sole e della luna, con i loro evidenti effetti sul nostro pianeta sono stati certamente i precursori dell’astrologia, ma era troppo facile, chiunque poteva vederli. Non sarebbero serviti gli “stregoni”, e poi non giustificavano gli eventi anomali. Le stelle. Ecco, le stelle! Troppo piccole ed uguali per essere riconosciute dal volgo, erano certamente la soluzione.        Ed è proprio scrutando questi buchi nel cielo, da cui filtrava la luce dell’universo, che per millenni l’uomo ha cercato di determinare l’esito delle sue attività. “In primis” quelle fondamentali per la sua sopravvivenza, con caccia e pesca, quali fonti di cibo e per l’incertezza del risultato, ai primi posti.        Ancora oggi, noi pescatori moderni e pseudo-evoluti, ci arrabattiamo per cercare di far chiarezza tra queste variabili .            C’è chi crede ciecamente alla teoria Solunare e, con in una mano l’almanacco delle effemeridi e dall’altro il piano annuale ferie, cerca di combinare le due cose.        Chi, con un approccio più pragmatico, si affida al suo diario segreto, compilato anno dopo anno, con catture, schiuse, statistiche, da cui riesce ad estrapolare il miglior momento per un determinato posto.        Anch’io devo ammettere che una certa teoria astronomica sul quando andare a pesca ce l’ho. Anche se si limita ad un semplice postulato astrologico-opportunista.

Eccolo:

- al culmine della luna nuova con Marte in casa dell'Ariete e mia moglie a casa di mia suocera, si và a pesca

- con l’Ariete fuori casa, l’Acquario in congiunzione con Venere  e mia moglie in opposizione all'idea, niente pesca.

 Ma torniamo all’oroscopo… Come le donne, che sono più interessate a quello del marito che al loro, tralascio il mio per legger con attenzione quello delle mie prede.

PESCI

Lavoro: state in casa; nel pomeriggio potreste fare incontri pericolosi.

Affari: diffidate delle imitazioni.

Amore: non cedete ad effimere promesse.

Certo le premesse non sono proprio le migliori… ma non posso certo tornarmene a casa.     Spero solo che i pesci che incontrerò oggi non sappiano leggere, o perlomeno che non siano più furbi di Giulio Cesare: anche a lui avevano fatto l’oroscopo con le idi di marzo, ma andò ugualmente in parlamento!!!