Meglio nel Nera che in fiera. Racconto di fine inverno Andrea Pipani
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Guerri guida ed ascolta, poiché di calcio
non gliene può fregare meno. Non mi sono mai piaciute le fiere, di nessun
tipo. Le trovo noiose, stancanti; le luci al neon una sofferenza per gli
occhi. Il tempo scorre tra uno stand e l’altro. Chiedo informazioni su viaggi
di pesca: AWA, Levantades, To 10 Fishing, etc… Dopo qualche chiacchierata con
personaggi molto snob e pieni di se e dopo aver riempito il mio sacchetto con
opuscoli di ogni tipo, arrivo alla conclusione che la globalizzazione ha ormai
inghiottito anche la pesca a mosca. Con i soldi, un bel po’, puoi pescare dove
vuoi in giro per il mondo, con un viaggio super personalizzato. Stellheads,
Salmoni, Trevally, baby Sharks, small, medium and Big Tarpon, Dorado e forse
Piranha, ma solo a ninfa! Più li ascoltavo e più mi veniva voglia di andare a
fare una bella pescata di cavedani nel Savio. Ma ecco spuntare Charles Jardine nella
piscina di lancio con la Marika Cicoria, moglie di Salvini”CavolfioreJ”,
a fare da traduttrice.
Che sballo! Non c’è tregua; appare dal
nulla il mitico Pragliola,
Insomma, sono gia lì… diciamo che ci
arrivo solo dopo un viaggio allucinante in E-45, una strada che mi ricorda più
i percorsi dissestati da “terzo mondo” nelle montagne dell’India, che le
cosiddette superstrade del “primo mondo” civilizzato. Settore A-Monte. Si
comincia la stagione di pesca e tutte le tristezze scompaiono. Monto una ninfa
chiara, memore del Diario di Pesca 2005, costruita con il corpo in lattice,
torace in pelo di lepre, alette in grizzly ed una buona dose di filo di
piombo. Dopo un’ora ho già catturat Rimango ancora a pescare nello stesso punto osservando di tanto in tanto il “Bestione” che, in un angolo della sponda opposta, si riposa. E’ sfinita, ma questa volta ha vinto lei!
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