Gadget

Marco Sportelli

 

 

Una smania alieutica ci assale, ma piove, è freddo e di Esempio di ricordo sbiaditouscire a caccia di qualche pesce invernale non se ne parla neppure ed è cosi che in preda a questo micidiale mix di noia e passione ci dirigiamo verso il più fornito negozio di pesca della zona. Avete notato come la maggior parte degli acquisti si faccia d’inverno?

Sarà per il maggior tempo passato nei negozi od a sfogliare cataloghi di materiale da mosca, ma più probabilmente sublimiamo la nostra passione portandoci a casa qualche feticcio, cerchiamo di soddisfare la nostra voglia comprando attrezzatura da pesca. Questo è comprensibile: una nuova canna o nuovi stivali ce ne fanno sognare il futuro utilizzo rendendo più vividi anche i ricordi, le emozioni ed i colori della stagione appena passata che già cominciavano a stemperarsi nel grigio invernale che ci circonda. A me perlomeno capita così, d’estate al massimo acquisto il filo per terminali in via d’esauri mento e mai mi sognerei di fare spese ingenti (piuttosto lo stesso badget lo investo in un’uscita di pesca), d’inverno intensifico le mie visite al negozio e qualsiasi cosa che mi capiti sottocchio rimane attaccata alla mia mano. Mentre i primi anni questo si traduce in un aumento d’attrezzatura più o meno indispensabile ben presto non sappiamo più cosa comprare. E’ qui che scatta l’operazione gadget. Non credo che in nessun altro tipo di pesca ci si sia sbizzarriti tanto nel crearne. Si trova di tutto: dallo spillo di servizio in titanio alla forbicina in ceramica, dallo slama-mosche made in USA all’annoccatore di legno d’ulivo. Per non parlare di spille, etichette, etc….Il bello è che non solo investiamo capitali in questa schifezza ma li esibiamo addirittura come trofei. Basta guardare un medio PAM in riva al fiume per rendersene conto: dal suo giubbotto milletasche, sempre stracolmo, pendono, come fosse un albero di Inizia a prendere coloreNatale, decine di ninnoli, ciascuno appeso alla sua catenella o service button, tutti a portata di mano, tutti immediatamente raggiungibili ed identificabili per non perdere neppure quel secondo necessario ad aprire una zip. E’ vero sono polemico, ma mi fanno una rabbia infinita: non sono mai riuscito a capire come facciano con tutta quella mercanzia a non impigliarcisi continuamente durante l’azione di pesca. Anch’io ci ho provato, mi accontentavo di meno, mi bastava anche solo tenere appeso il tubetto del silicone. Mi hanno detto “basta trovare il punto giusto” ma anche dopo averlo fatto migrare su tutta la parte anteriore del giubbotto, inevitabilmente coda o finale finivano per ingarbugliarvisi, lo ho dovuto mestamente rimettere dentro la tasca lasciando sporgere solo il beccuccio. M’impiglio abitualmente nei bottoni della camicia o nella visiera del cappello, figuriamoci in quei maledetti aggeggi penzolanti!

Adesso è decisamente chiaroLa seconda valvola di sfogo invernale del PAM che si ostina a non andare in letargo è il materiale da costruzione. Passata l’epoca delle mosche classiche, in cui si accumulavano scalpi, colli, ali, code e piumaggi esotici, adesso, con la semplificazione che ha portato il CDC e la mania d’acquisto che non può essere esaudita a ragione, il mercato si è sovrassaturato di prodotti sintetici o precostruiti. Dubbing già pronti, corpi di tutte le taglie, ali presagomate, fibre e filati sintetici di tutte le forme e colori invadono la nostra cassetta da costruzione per rimanere poi sistematicamente inutilizzati. Però una bella cassetta piena da sicurezza, ci fa sentire sicuramente dei costruttori migliori. Tutto questo per dire cosa?

Quest’anno non sperperate tutta la vostra paghetta in gadget, conservate qualcosa per l’iniziativa esposta qui a fianco.