Check List

Marco Sportelli  

 

 

Vi capita mai di partire per un uscita di pesca con quella spiacevole sensazione di aver lasciato a casa qualcosa di fondamentale? A me si, e peggio ancora, quasi sempre, giunto sul fiume la sensazione si tramuta in certezza. Non è da molto che ho dovuto pescare con le scarpe da ginnastica perché mi ero dimenticato gli stivali in garage o sono tornato a casa perché a lanciare la coda di topo senza canna mi trovo un po’ in impaccio. Il sottile disagio che provo quando parto per brevi uscite vicino a casa cresce progressivamente, fino a diventare angoscia, all’aumentare della distanza della mia meta finale. Volete partire tranquilli, certi di non avere dimenticato nulla? Volete evitare di ricontrollare mentalmente per l’ennesima volta i vostri bagagli od aprire ancora la tasca del giubbotto alla ricerca della Licenza di Pesca? Se la risposta è si, vi propongo di fare qualche fotocopia di questa lista di controllo e semplicemente spulciarla mentre preparate l’attrezzatura. Per comodità è divisa in giornaliera e plurigiornaliera. Qui sotto inoltre riporto qualche spunto d’interesse generale.

Note generiche. 

  • L’attrezzatura va scelta con cura: dovrà essere versatile, la minima indispensabile e se partite in gruppo tenetevi solo un set di scorta in società. Appena possibile depositate in Albergo borse e attrezzatura non indispensabile.
  • Anche i compagni di pesca vanno scelti con cura: i migliori non russano troppo, devono essere pronti a fotografare i vostri pesci e, naturalmente catturarne qualcuno meno di voi.
  • Non sottovalutate la pioggia: anche in giornate che sembrano serene portatevi il necessario. Le migliori pescate spesso capitano con tempo tendente al brutto o leggera pioggerellina. Sarebbe un peccato doversi ritirare in quei momenti. Non risparmiate nell’impermeabile, della pioggia conosciamo molto bene la predilezione a penetrare nel collo e nelle maniche.
  • Il mio amico, detto il “filosofo” per la seraficità con cui affronta le situazioni dice sempre che il balzello dei permessi di pesca è come le tasse, va pagato a cuor sereno, con un sorriso. Io ci ho provato, ma loro volevano i soldi! Portatevene sempre una certa scorta. Gli Euro vengono ormai accettati tranquillamente anche in Ex Yugoslavia.
  • Usate due borse distinte: una per materiale ed abbigliamento da pesca ed una per i vestiti di ricambio. Meglio morbide ed impermeabili.
  • Se programmate di pescare più giorni sullo stesso fiume portatevi un minimo di materiale da costruzione. Trovare la mosca magica e poi finire la scorta dopo il primo giorno di pesca è una vera disdetta. Se cambiate fiume tutti i giorni è invece un peso inutile.
  • Portatevi i panini, almeno per il primo giorno: è un peccato alzarsi presto la mattina, correre per strada e poi giunti al luogo di pesca perdere un ora a cercare un alimentari.
  • Se andate oltre confine valutate attentamente la possibilità di portarvi una scorta alimentare tale da sopravvivere alla pessima cucina locale.
  • Anche una bottiglia di grappa, le castagne sotto spirito o quella bottiglia di vino troppo pregiata per la cui apertura sono mesi che aspettate un occasione degna, la potete sicuramente portare con voi. I vostri compagni di pesca l’apprezzeranno senza meno. State tranquilli non verrà mai a cena a casa vostra una persona tanto importante da meritarsela, meglio berla subito, prima che diventi aceto.
  • Se vi portate anche qualche altra bottiglia meno pregiata, da regalare ai locali, vi accorgerete ben presto come informazioni “top-secret” diventino in un attimo consigli dati ad un amico.
  • Non vi dimenticate a casa tutti i tesserini di pesca che possedete. Un cambio di meta dell’ultimo momento può sempre capitare.
  • Mia mamma mi raccomanda ancora, prima di partire, di non accettare passaggi o caramelle dagli sconosciuti!