F.Bidente
NK”Fosso Bidente delle Celle” |
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REGIME
SPECIALE DI PESCA:
PESCA CONSENTITA CON UNA SOLA ESCA
ARTIFICIALE CON AMO SINGOLO SENZA ARDIGLIONE, OBBLIGO DI RILASCIO IMMEDIATO DEL
PESCATO Itinerario: proseguendo da S.Sofia in direzione Firenze si costeggia il Bidente di Corniolo. Il fosso delle Celle è un suo affluente di sinistra e la statale lo attraverso poco dopo il paese di Corniolo. Imboccate la strada a destra sita poco prima del ponte che lo attraversa e tenendo la sinistra parcheggiate vicino alla sbarra che ne blocca l'accesso. Risalite a piedi fino alla briglia di Romagna Acque. Il laghetto creato dal manufatto si è riempito col tempo di sedimenti trasformandosi in ben poca cosa, ma qualche bella trota ancora vi sopravvive. Evitate d'impantanarvi e proseguite oltre alla scoperta della sua vera natura. Attenzione, se ora guardate in alto, alla vostra destra, potrete intravedere un sentiero che correndo a mezza costa accompagna il torrente per tutto l'itinerario. Spesso è irraggiungibile o troppo alto ma con un po' di attenzione e di impegno fisico potete raggiungerlo per il ritorno. Se invece avete percorso tutto il tratto (occorrono diverse ore di pesca) arriverete a un ponticello di legno in località "Celle" su cui passa il sentiero di ritorno. Ai ruderi delle "Celle" ci si arriva anche in macchina. Il sentiero di cui sopra vi condurrà direttamente alla vostra auto. Schiuse ed insetti: scorrendo in una vallata impervia e completamente disabitata l'acqua è di ottima qualità. Questo risulta evidente sollevando i sassi: è facilissimo riscontrare la presenza delle larve della Grande Perla (Perla Marginata), di ninfe di Ephemera o di grossi Ecdyonuridi. Molto abbondante, inoltre, la popolazione di tricotteri, differenziati in varie specie. Sono facilmente individuabili agitando i cespugli della riva o semplicemente cercandone le larve, protette dentro ai loro astucci di sassolini o legnetti, in movimento tra i sassi del fiume. Nonostante la concentrazione di insetti non aspettatevi delle vere e proprie schiuse, qui, come in tutti i piccoli torrenti, il pesce è sempre alla ricerca di una probabile preda e non si formalizza troppo sulla vostra imitazione, purché sia corposa e presentata senza dragaggi.
Note
di pesca: lunghi tratti scorrono al sole e l'acqua in estate tende a scaldarsi.
Le trote sono abbastanza numerose ma di taglia modesta. L'impressione è che non
gli manchi il cibo, che come già detto è abbondante,
ma probabilmente gli manca il tempo di crescere...
Difficoltà: MEDIA. Molto facile da risalire e pescare ma impegnativo per la lunghezza e il lungo sentiero di ritorno. ULTIMO AGGIORNAMENTO Mar 2018
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