Tinna

Paolo Locatelli

 

 

Ovvero : “piccoli corsi d’acqua in grado di mantenersi limpidi a lungo o di schiarirsi in breve tempo per soddisfare il nostro irrefrenabile desiderio di pesca anche nelle condizioni meteorologiche più avverse”. La maggior parte degli itinerari che intendo presentarvi non sono certamente da prendere in considerazione come meta specifica di un’uscita ma possono rappresentare un interessante ripiego quando i fiumi principali risultano impescabili.

1) Il torrente Tinna (o Tina o Tinne), a cui sono particolarmente affezionato sia per il paesaggio che per le soddisfazioni alieutiche che mi ha riservato, è un piccolo corso d’acqua in grado tornare limpido, anche nelle peggiori condizioni, nel giro di un paio d’ore; nasce dal monte Villandro (m 2509 s.l.m.) e dopo un percorso di circa 30 Km confluisce nel fiume Isarco a Chiusa (m 523 s.l.m.), km 30 da Bolzano, sulla SS. 12. Il corso può essere suddiviso in tre zone ben distinte, sia dal punto di vista ambientale che da quello piscatorio: il primo tratto, quello più basso, è quasi interamente compreso all’interno dell’abitato di Chiusa e, a parte il tratto finale (100 – 200 m) dove è possibile trovare qualche bel pesce  che risale dall’Isarco (Trote Fario, Marmorate ed anche Temoli), la presenza di pesci (solo Trote Fario ed in alcuni casi Iridee) è pressoché limitata ai pochi giorni successivi alle immissioni. Lasciando Chiusa e risalendo la valle dopo poco più di 1 Km la strada attraversa il torrente, da qui fino al ponte successivo, circa 3 Km, il torrente rimane sulla sinistra; questo secondo tratto, per quanto affiancato dalla strada, è bello sia per il paesaggio che per la pesca. La pendenza non troppo elevata e la presenza in alveo di grandi massi genera un susseguirsi di piane, correntine e buche (alcune profonde anche più di 2 m), dove è possibile pescare a mosca con tutte le tecniche e le Trote, esclusivamente Fario, sono discretamente numerose e poco disturbate. La taglia media non è certamente da record (18 – 25 cm) ma gli esemplari oltre i 30 cm sono tutt’altro che rari. Personalmente, alla prima uscita, ho avuto un incontro ravvicinato con una “signorina” che superava abbondantemente i 40 cm e che, dopo qualche secondo di “discussione”, ha pensato bene di lasciarmi con il cuore ed il finale spezzato dal bordo tagliente di una roccia granitica. Il terzo tratto, quello superiore, non posso dire di conoscerlo poiché mi ci sono avventurato una sola volta e per un tratto piuttosto breve (circa 1 Km) in quanto poco conforme al mio ideale di torrente. Risulta assai diverso dai tratti precedenti a causa del repentino aumento di pendenza; oltre 1500 metri di dislivello nei 30 Km scarsi tra le sorgenti e la foce si fanno sentire!. Dopo il ponte la valle si restringe e la strada si allontana e si alza rispetto al letto del torrente, il paesaggio diventa più aspro, le piane spariscono completamente ed anche le buche, più piccole rispetto a quelle del tratto precedente, sono piuttosto scarse; in pratica si tratta di pescare, quasi esclusivamente a ninfa piombata, in un corso d’acqua  decisamente veloce e spumeggiante dove sondare con l’artificiale i sottoriva ed i punti di acqua più tranquilla dietro ai massi alla ricerca di Trote e Salmerini (questi ultimi moderatamente presenti anche nella parte superiore del tratto precedente) di taglia contenuta ma dalla livrea veramente splendida.

I permessi di pesca vengono rilasciati dall’ufficio turistico di Chiusa (Tel.0472 844048). Informazioni storiche e turistiche. La località di Chiusa (foto a sinistra) era abitata già all’età del ferro. I Romani svilupparono la città facendola crescere di importanza a tal punto da diventare nel 570 sede vescovile. Successivamente il vescovo trasferì la sua sede a Bressanone ma Chiusa rimase economicamente importante perché sede doganale del vescovato. E’ nota anche per i suoi vini bianchi, in particolare il famoso sylvester. Si consiglia di visitare la Torre del Capitano, la Chiesa dei Dodici Apostoli, il Museo Civico e Tesoro di Loreto ed il Monastero di Sabiona (foto sotto).
Albergo/Bar  ”Angelo D’oro“ (Gasthof  Goldener Engel)
www.goldener-engel.it Piazza Tinne (Tinneplatz), 11 – Chiusa (Klausen) Tel.0472 847 592 Fax 0472 846 120. Circa 30 Euro  P/P in camera doppia con bagno, TV satellitare, telefono e colazione a buffet; mezza pensione circa 40 Euro.

Campeggio/Albergo/Ristorante/Bar “Gamphof” (Camping Gamp) www.camping-gamp.com

Fam. Schöpfer - Via Gries, 10-Chiusa (BZ) Tel. 0472 847 425 Fax 0472 845 067.  Circa 26 Euro  P/P in camera doppia con colazione; mezza pensione circa 34 Euro.