CS Knot 

 

Casella di testo:
 

 

Da utilizzarsi per collegare la mosca al terminale.

Vi capita spesso di rompere in ferrata o durante il recupero del pesce?

Il primo consiglio è quello di controllare spesso lo stato del finale alla ricerca di abrasioni, arricciamenti, ma soprattutto, dei piccoli nodi accidentali che si creano durante l’azione di lancio che da soli ne dimezzano la tenuta.  Non è perfetto! Sostituitelo immediatamente. Il pesce della vostra vita potrebbe essere in caccia dietro la prossima curva. Anche nel caso vi sembri in buono stato pensare alla sua sostituzione dopo qualche bella cattura o dopo un paio di ore di pesca vale molto più dei soldi che vi costa, anzi se accettate un consiglio: usate nylon economico e cambiatelo spesso piuttosto che un prodotto eccezionale ma carissimo che poi vi fate scrupoli a scartare.

Se quanto sopra è acquisito rimane solo da dedicarsi al vero punto debole del sistema: il collegamento della mosca al terminale.

Mi capita spesso, parlando con amici o conoscenti occasionali incontrati in riva al fiume, di confrontarmi su questo punto. Devo dire che tanti, troppi, lo sottovalutano salvo poi lamentarsi delle continue rotture.
Come tutti, quando sono in pesca, ma soprattutto davanti a un pesce che bolla non amo perdere tempo ad annodare le mosche e quindi quello che desidero è un nodo veloce, facile e che sia eseguibile anche con scarsa luminosità o con le mani intirizzite dal freddo.
Ho eseguito per anni il clinch riscontrando regolarmente la rottura del finale in questo punto, sono passato al clinch “migliorato” notando un discreto aumento d'efficienza e infine mi sono convertito al turtle knot semplificato, ovvero senza il nodino di blocco. Tutta un'altra musica. Semplicissimo da eseguire in qualsiasi condizione di luce ma soprattutto con omogeneità di risultato. Sulla tenuta non ci sono aggettivi: non stringendo il nylon su se stesso ma distribuendo lo stress su tutta la circonferenza della testina della mosca si raggiunge un efficienza prossima al 100%. L’unico inconveniente riscontrato in cinque anni di intenso utilizzo era, in qualche raro caso, lo scioglimento del nodo. Inconveniente più probabile all’aumentare della taglia della mosca tanto da preferirgli altri nodi su artificiali montati su ami maggiori del 14.
Peccato!

Passare al turtle completo di nodino era impensabile. Troppo brigoso e con troppo scarto di filo per nodo. Ho invece apportato una semplice modifica per migliorarlo e dopo qualche anno di utilizzo posso dire che ha gli stessi pregi del precedente senza i difetti di cui sopra. Ora posso collegare una mosca dal 8 al 24 senza cambiare tipologia di nodo.

Ecco la sequenza:

- si infila l’occhiello della mosca, da sopra, e si lascia cadere l’artificiale lungo il finale

- si realizza con il nylon un occhietto stringendo il punto di sovrapposizione tra pollice ed indice della mano sinistra.

- con la mano destra si doppia qualche cm di filo e lo si fa passare dentro l’occhiello, da sotto a sopra, non una sola volta come si fa con il turtle, ma due volte (disegno 1)

- regolando la pressione delle due dita della mano sx si tira il loop con la destra fino a far chiudere l’occhiello. Se avete fatto un buon lavoro dovreste ottenere un cappio scorsoio con pochissimo scarto di filo(disegno 2). Non vi preoccupate delle dimensioni, tirando il terminale lo potete ridurre della dimensione che preferite, infilargli dentro la mosca e chiudere il nodo avendo l’accortezza, ed è qui che serve un pelo d’abilità, che si stringa sul filo di montaggio della testina.

 

 

Sequenza fotografica